La palestra di roccia

Andonno è conosciuto in tutto il mondo per la sua falesia calcarea dedicata all’arrampicata sportiva, con molti itinerari di alto livello. La falesia è costituita da 4 settori principali: settore destro – il più accessibile; settore centrale, adatto per un primo approccio; anfiteatro – regno delle vie difficili; settore sinistro, interessante, ma più modesto.
L’arrampicata si svolge prevalentemente su monotiri dai 15 ai 30 metri, completamente attrezzati e su roccia di ottima qualità, in uno stile prevalentemente atletico; di recente nel settore centrale sono stati aperti itinerari di più lunghezze, molto belli sia dal punto di vista estetico che da quello tecnico. Il periodo di frequentazione è estendibile a tutto l’anno, salvo i periodi seguenti ad abbondanti nevicate.
I primi tentativi di arrampicata risalgono alla metà degli anni 6°, poi, verso la fine degli anni 70, un gruppo di giovani cuneesi (Giorgio Ferrero, Mario Morgantini, Flavio Poggio e Vincenzo Ravaschietto) iniziano a esplorare più a fondo le varie pareti, usando chiodi normali, cunei di legno e molte staffe.
Negli anni 80 Andonno vive il boom dell’arrampicata sportiva con l’apertura di nuovi itinerari, soprattutto ad opera del giovane Claudio Calì. A seguire nel 1985, Cesare Ravaschietto, Guido Cavagnero e Sergio Morieri finiscono una bellissima via di 5 tiri. Allo stesso tempo i fratelli Ernesto e Angelo D’Angelo assieme ad Antonio Stazio, alla ricerca di difficoltà sempre maggiori, aprono in poco tempo più di 90 nuove vie e di varia difficoltà.